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São Tomé e Príncipe - I Nostri Consigli

DA LEGGERE: Francisco Josè Tenreiro, nato a Sao Tomè nel 1921 e morto a Lisbona nel 1963, è considerato il più grande scrittore e poeta, del paese. Il volume postumo contenente tutte le sue opere pubblicate si intitola “Obra Poesia completa” (1967). Nel 1982 è stata stampata una nuova versione dal titolo “Heart of Africa”.

Da citare anche i poeti Conceição Lima (n. 1961), Alda do Espirito Santo (n. 1926), Manuela Margarido (1926-2007) e Thomás Medeiros (n. 1931) che, attraverso l'amore per la madreterra Africa, esprimono un fervore di lotta e un anelito alla libertà.

Degno di nota “Equatore”, romanzo storico di successo mondiale tradotto in 11 lingue e pubblicato in 30 paesi, capace di portare il mini-arcipelago agli onori della cronaca. L’autore, lo scrittore portoghese Miguel Sousa Tavares, con questo romanzo ha vinto nel 2006 il premio “Grinzane Cavour”.

 

DA ASCOLTARE: molto popolare la Kizomba ballo sensuale di coppia caratterizzato da un ritmo lento e romantico; pur essendo originario dell’Angola, ha avuto un'influenza diffusa in molti paesi di lingua portoghese, inclusi São Tomé e Príncipe.

Ogni anno a fine luglio si tiene il  “Festival musicale della Gravana” che accoglie artisti da Portogallo, Africa e Brasile. 

 

DA VEDERE: ogni due anni il “São Tomé FestFilm” punta i riflettori su film di registi emergenti di tutto il mondo,

contribuendo allo sviluppo dell’industria cinematografica nazionale e alla promozione della cultura di São Tomé e Príncipe nel mondo.

 

DA MANGIARE: la cucina santomense si basa su ingredienti localissimi, freschi e semplici, che rispecchiano l’ambiente tropicale dell’arcipelago. Pesce, frutti di mare e pollo sono le principali fonti proteiche.

I piatti nazionali derivano da un mix tra cucina portoghese e africana.

Tra le specialità principali vi sono il calulu in diverse varianti (pesce o carne, insieme a verdure e spezie), lo stufato di olio di palma, la cachupa (a base di fagioli verdi, fave e mais), l'arroz doce (un pudding di mais e cocco servito a colazione), e la barriga de peixe (pesce grigliato con riso, manioca o frutto dell'albero del pane).

Frutti tropicali come banana, papaya, ananas e mango vengono impiegati sia nei piatti dolci che salati. Gli stessi insieme al guava vengono utilizzati per deliziosi succhi e bevande.

Altre due bevande tipiche oltre al delizioso caffè, sono il cacharamba, un distillato di succo di canna e il vinho de palma ricavato dalla linfa delle palme.

È d’obbligo concludere citando Claudio Corallo, fiorentino classe 1951, un singolare personaggio la cui storia potrebbe essere il tema di una sceneggiatura di successo. Trasferitosi da anni a São Tomé è divenuto un leggendario coltivatore e produttore di cacao; nelle sue piantagioni di Nova Moca e Terreiro Velho nasce uno dei più interessanti e preziosi cioccolati al mondo.